Quadernetto di Poesie

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By Alfonso Sica

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Molti di noi si chiedono quando è nata la poesia, in realtà è difficile
dare una risposta precisissima, si pensa che essa sia nata prima della
scrittura: anzi le prime forme di poesia erano essenzialmente orali,
come l'antichissimo canto a batocco dei contadini e i racconti dei
cantastorie. Solo molto tempo più tardi, a seguito dell'invenzione
della scrittura (2.300 – 2.500 a. C), che parola e musica potettero
scriversi in qualche modo e differenziarsi.
Del resto la scrittura era ancora ignota, i poeti erano in sostanza
costretti a ricordare tutto a memoria. Non si conosce esattamente la
sua origine, si ritiene che sia stata inventata intorno al XVIII° secolo
a. C., (si potrebbe anche dire: avanti era volgare o avanti era
comune), dai popoli baltaci, nell'attuale Finlandia.
Comunque la poesia è molto più che una parola, è anche immagine e
ritmo, è un gioco attraverso il quale i piccoli lettori possono
apprendere a giocare con il linguaggio, il che migliora le connessioni
del loro cervello al momento di esprimersi, accrescendo, di pari
passo, il loro vocabolario e la loro capacità di comprensione.
Saranno forse in molti a non sapere che fu Enheduanna, la
sacerdotessa sumera, vissuta nella Mesopotamia del XXIV° secolo a.
C., a essere la voce millenaria della poesia, giacché fu il primo poeta
conosciuto a livello mondiale, avendo lei firmato i suoi
componimenti, sia pure nei caratteri cuneiformi della sua antica
cultura; Affermiamo, pertanto che lei fu il primo poeta del mondo, ed
è bello dirlo, era una donna.
Molti anni addietro pensavo a tante e a tante cose sulla poesia e da
ragazzo che ero, mi chiedevo perché essa fosse chiamata lirica, per
cui scavando sui libri, capii che la poesia avesse due distinti
significati, giacché in origine, presso i Greci, era cantata con
l'accompagnamento del suono della lira, quindi lirica e poi vi era una
poesia affettiva, nella quale prevaleva l'espressione della pura
soggettività del poeta.
Nell'età romana la poesia si basava sull'alternanza tra sillabe lunghe
e sillabe brevi, tanto che il metro più diffuso era l'esametro.
Ben sappiamo che il primo poeta della letteratura italiana è stato San
Francesco d'Assisi e che Gabriele D'Annunzio è stato definito il
poeta vate per il suo culto della parola molto evocativa e a tal tempo
anche capace di far vivere i suoni della natura, afferrandone la vera
essenza della realtà, al punto d'assaporarla fino a identificarvisi.
Questo quadernetto di poesie, nasce come mia solita abitudine di fare,
per la pura e semplice necessità di scrivere un componimento al
giorno, e questo, a seguito di un'ispirazione presentatasi nel sonno
ogni notte e ricordata poi di giorno nel primo meriggio, anche se con
una certa difficoltà mnemonica.
Oltremodo passando ora, al concetto di poesia, mi piace ricordare
che essa è un componimento in versi, capace di giocare sui vuoti e
suoi pieni, usando il silenzio per far risuonare e significare le sillabe
e i suoni, direi significato e significante insieme, quali elementi del
linguaggio. Ebbene, è giusto rilevare che è proprio di siffatta
sottolineatura concettuale che si occuperebbe chi fa poesia, e senza
successivi aggettivi.
La poesia ormai si sa è una finzione, creazione di un mondo
fantastico, diverso da quello reale, nonostante sia legato a esso,
attraverso il quale, il poeta esprime sentimenti e idee, parlando di se
stesso e degli altri. Caratteristica della poesia, finisco, che è la
funzione poetica, cioè il...
Quadernetto di Poesie